Cerimoniale Carnevalesco e consegna delle Chiavi della Città

Cerimoniale Carnevalesco e consegna delle Chiavi della Città

In questa data si svolgono diverse manifestazioni: 
- Insediamento delle tradizionali maschere popolari, Majutin dal Pampardù e Stevulin ‘dla Plisera, che ricevono dal Sindaco le chiavi della Città ed effettuano il proclama al Popolo.
- Tradizionale giro lungo le vie cittadine con il corpo dei Pifferi e Tamburi e le bande cittadine;
- Veglione carnevalesco in maschera, con ingresso delle maschere ufficiali.
Le maschere del Carnevale Storico di Santhià, padrone della città per tre giorni, sono una coppia di contadini, sposi novelli: Stevulin ‘dla Plisera (una cascina tuttora esistente ai confini con Tronzano Vercellese) e Majutin dal Pampardù (altra cascina esistente nei pressi della frazione Brianco di Salussola). Secondo la tradizione, avrebbero ricevuto le chiavi della città da un signorotto locale che voleva dimostrarsi magnanimo nei giorni di Carnevale. Questi personaggi si ricollegano alle antiche lotte popolari per l’affrancamento dal dominio e dalle vessazioni dei signori feudali: Stevulin e Majutin sono infatti i simboli della detronizzazione del signorotto locale e della conseguente erezione in libero Comune del borgo di Santhià. 
Il Carnevale inizia con la loro presentazione in pubblico, che altro non è se non l’antico rituale della “presentazione delle maschere” del paese. Alla sera del sabato, i due sposi raggiungono la città e sono accolti dal corteo carnevalesco al completo; Santhià esulta e scende nelle vie al seguito dei loro beniamini; in piazza Maggiore  avviene la consegna delle chiavi da parte del Sindaco e Stevulin indirizza il suo proclama al popolo, analizzando con stimolante arguzia gli avvenimenti che hanno caratterizzato l’annata. Subito dopo, le maschere, sulle note della banda, isseranno la bandiera del Carnevale che sventolerà per tre giorni a ricordare a tutti che a Santhià è Carnevale.
Per questi tre giorni Stevulin e Majutin saranno padroni assoluti della città e guideranno tutta la cittadinanza durante l’intero corso dei festeggiamenti. Tre giorni di baldoria e divertimento. Negli anni le figure di "Stevu e Majòt", così vengono chiamate le maschere in modo confidenziale dai Santhiatesi, hanno assunto connotati precisi e sono state impersonate a ogni edizione da una coppia diversa. Durante le sfilate e in tutte le occasioni pubbliche Stevulin e Majutin sono accompagnati da membri della Direzione e dello Stato Maggiore.