Proprio da questi documenti si evince che nel 1870 i Santhiatesi sentirono la necessità di trovare qualcosa di fortemente simbolico che “vegliasse” nei giorni di festa su tutta la popolazione e si pensò alla maschera ufficiale del Piemonte, cioè a Gianduja: chi meglio di lui avrebbe potuto svolgere questo compito così importante?
Quindi si decise di costruire una statua di legno e gesso raffigurante Gianduja, che, da allora, ogni anno, la domenica di Carnevale viene issata dal Governatore delle tradizioni dell’Antica Società Fagiuolesca su un tronetto al centro di Piazza Maggiore (ora Piazza Roma) e da lì controlla ogni tradizionale momento dei fatidici tre giorni, fino alla sua deposizione la sera del Martedì grasso, tra le lacrime della popolazione, che le dà l’appuntamento all’anno successivo.
Considerando la storicità e l’alto valore affettivo che tutti i santhaitesi nutrono verso questa statua che negli anni ha ricevuto le cure e il restauro da parte di diversi maestri falegnami cittadini, per preservarla evitando di rovinarla irreparabilmente, dopo che per quasi un secolo e mezzo è stata esposta alle intemperie invernali, abbiamo deciso di affidare al Maestro Gianni Franceschina il compito di realizzare una copia in resina esattamente uguale all’originale, a Roberto Gherardi il compito di costruire, con la sua maestria, il piedistallo in legno e i tradizionali ciabot, a Rosy Beltramino il compito di confezionare il vestito, anch’esso esattamente preciso a quello originale, la parrucchiera Lorella Zerbinati ha prodotto con capelli veri la treccia dell’inconfondibile codino, Domenico Curatolo della Carrozzeria Santhiatese ha eseguito la verniciatura lucida e Paolo Tancini che ha predisposto il sistema di ancoraggio al piedestallo dal quale presidierà ogni evento carnevalesco.
Quindi, dal Carnevale 2018, la statua originale sarà custodita nella sede dell’Antica Società Fagiuolesca, in una teca realizzata da Alex Ruffilli, mentre al centro di Piazza Roma, a presidiare i tradizionali riti carnevaleschi, farà bella mostra di sé la copia, meno preziosa e fragile.
Un ringraziamento grandissimo a chi ha messo a disposizione la propria professionalità per realizzare questo manufatto, che del resto non si poteva più procrastinare, proprio per salvare un oggetto che ha un altissimo valore affettivo per tutti i Santhiatesi e per tutti coloro che hanno a cuore il proprio Carnevale.