Convocazione dei salamat e Antico rito della Salamada

Convocazione dei salamat e Antico rito della Salamada

Come ogni abitante di Santhià ben sa, la giornata più importante e attesa dell’anno è quella del Lunedì Grasso, in quanto è il dì della Colossale Fagiuolata che da sempre richiama in piazza tutti i santhiatesi, oltre agli amici dei paesi vicini, per gustare questa semplice ma gustosissima specialità.
Per renderla unica ed inimitabile, nulla è lasciato al caso: i prodotti usati sono tutti di primissima qualità e proprio per questo motivo molti anni fa l’Antica Società Fagiuolesca decise che i maiali che saranno poi trasformati nei salami da cuocere e distribuire alla Colossale Fagiuolata dovevano essere visti e giudicati dalla popolazione e, proprio con questa motivazione, nacque la tradizione della “Sfilata dei maiali”, che si svolge 15 giorni prima del sabato grasso (quest’anno la “Salamada” si terrà sabato 27 gennaio). Fino agli anni ‘80 dello scorso secolo i suini sfilavano veramente lungo Corso Nuova Italia, per giungere al Pubblico Macello, dove erano attesi dai salumieri; poi il crescente spirito animalista e le norme sanitarie fecero sì che non fosse più possibile effettuare tale sfilata, che venne sostituita da una parodia, fatta con figuranti travestiti da maiale.
Ma una cosa che non è cambiata per nulla è la tradizionale cena detta “dello Spoglio Maiali”.
Infatti i santhiatesi conoscono bene il detto: “del maiale non si butta niente” e, almeno dalla fine dell’Ottocento, dopo la macellazione dei suini che vengono trasformati nei salami utili alla Colossale Fagiuolata, si tiene a Santhià una grande cena denominata: “Cena dello Spoglio Maiali”, che quest’anno si terrà la sera del 30 gennaio.
Un appuntamento che ha un non so che di affascinante e misterioso, e alla quale ogni carnevalante ambisce a partecipare. Ma l’invito è riservato a pochi eletti: oltre alla Direzione del Carnevale Storico, capitanata dai Magnifici Cavalieri, hanno il privilegio di parteciparvi solo i salumieri che, grazie alla loro opera, hanno reso possibile la serata, più una piccola delegazione delle associazioni che animano i momenti carnascialeschi, le autorità civili e religiose della città e pochi altri cittadini, con particolari benemerenze carnevalesche.
Naturalmente a presiedere la serata ci sono Majutin e Stevulin uscenti, ma ancora padroni del Carnevale fino al momento ufficiale dell’insediamento delle nuove maschere; questi presentano ufficialmente ai privilegiati commensali i loro successori, ormai pronti a prendere il comando della festa più attesa dell’anno.