Il Duomo di Sant’Agata
La prima chiesa cristiana di Santhià (il cui nucleo originario risale quasi certamente al V secolo ed è dunque ben anteriore rispetto alla cripta romanica che possiamo visitare oggi, risalente al XII secolo) fu quella dedicata a Santo Stefano. Dalla fine del secolo VI, però, la pieve di Santo Stefano passò in second’ordine rispetto alla nuova chiesa dedicata a Sant’Agata, fatta edificare dalla regina Teodolinda, che vi trasferì le reliquie della martire catanese.
Quanto alla chiesa attuale, essa venne costruita tra il 1836 e il 1839, su progetto dell’architetto Giuseppe Talucchi, e fu consacrata dall’Arcivescovo di Vercelli, mons. D’Angennes, il 12 settembre 1841.
La facciata neoclassica presenta un ampio pronao sorretto da sei colonne, con soffitti affrescati dal pittore Luigi Hartmann.
Il campanile, di stile romanico (XII secolo), è alto circa 35 metri.
Poderoso e massiccio, di sezione quadrata di 8 metri di lato, con aperture crescenti verso l’alto, è suddiviso in sei ripiani sovrapposti mediante cornici orizzontali ed archetti pensili, su cui insiste una breve fascia di tre mattoni, di cui uno a spigolo, delimitante i ripiani. Quel che rimane oggi è la parte inferiore di un campanile più alto (di almeno un terzo), la cui parte superiore cadde sopra la chiesa parrocchiale nel 1555, a seguito delle cannonate degli assedianti.
L’interno è diviso in tre navate, separate da due colonnati. I dipinti sulle volte e sulle pareti (dedicati alla gloria di Sant’Agata e ad episodi della sua vita), sono di Paolo Emilio Morgari, Luigi Hartman e Carlo Costa, e furono eseguiti tra il 1858 e il 1862.
Di particolare interesse sono il battistero situato all’inizio della navata sinistra, l’organo ottocentesco, il pregevole polittico dipinto da Gerolamo Giovenone e l’antica cripta di Santo Stefano, dichiarata, insieme alla torre campanaria, monumento nazionale.
Orari di apertura
lun-dom 7.30-12 e 17-18.30
Celebrazioni religiose
messa feriale ore 8.30/18
prefestiva ore 18
festiva ore 8.30/10/11.15/18