La cripta romanica di Santo Stefano
Sotto l’abside della chiesa parrocchiale può essere visitata l’antica cripta romanica dedicata a Santo Stefano (secolo XII), l’unico edificio religioso rimasto a testimonianza dell’antica fede cristiana del nostro centro.
La prima chiesa cristiana di Santhià fu infatti quella dedicata a Santo Stefano, il cui nucleo originario (oggi perduto) risale quasi certamente al V secolo. In prossimità di questo luogo sacro, ma in tempi anteriori, sorgeva verosimilmente un sacello romano o un tempio dedicato agli dei, considerati i reperti archeologici rinvenuti nelle vicinanze (una stele in granito dedicata a Giove e due capitelli in stile composito romano). Il luogo dove oggi sorge la chiesa è quindi sempre stato, per così dire, “l’acropoli religiosa” dell’abitato, prima pagano e poi progressivamente cristiano.
La cripta contiene due file di colonnette che la dividono in tre piccole navate con volte a crociera, composizione classica delle primigenie costruzioni cristiane.
Nel muro occidentale della navata centrale (una volta facciata della chiesa) appare traccia della porta di accesso alla chiesa, ora murata con pietre, mentre nei muri delle navate laterali si nota la traccia di finestre, anch’esse murate, a comprese in una cornice in pietra simile a quella della porta. L’altare è sorretto da due capitelli a fogliame risalenti al XV secolo.