Monumenti, edifici e bellezze naturali da vedere a Santhià
La Chiesa collegiata di Sant'Agata
Secondo fonti storiche la primigenia Chiesa di Sant’Agata fu fatta edificare dalla regina Teodolinda, che vi trasferì al suo interno le reliquie della martire catanese.
La costruzione attuale fu invece realizzata tra il 1836 e il 1839, su progetto dell’architetto Giuseppe Talucchi, e consacrata dall’Arcivescovo di Vercelli, monsignor D’Angennes, il 12 settembre 1841. La facciata neoclassica presenta un ampio pronao sorretto da sei colonne, con soffitti affrescati dal pittore Luigi Hartmann. Il campanile, di stile romanico (XII secolo), è alto circa 35 metri e costituisce un punto di riferimento per l'intera città.
Il polittico del Giovenone
Il polittico dipinto da Gerolamo Giovenone nel 1531 è una delle maggiori testimonianze del linguaggio pittorico dell’area vercellese nel Rinascimento. L’opera è suddivisa in dieci tavole (di cui una mancante) che rappresentano la Madonna col Bambino, Sant’Agata e i santi cari alla devozione locale.
L’organo ottocentesco
L’interno della chiesa di Santhià è impreziosito dalla presenza dell’organo realizzato dai fratelli Giacomo, Giuseppe, Vittorio e Carlo Serassi, nel 1858. La grande balconata prospiciente all’organo ospita ancora oggi gruppi corali e musicali che animano le principali celebrazioni religiose, portando avanti la secolare tradizione musicale santhiatese.