Difenderemo quanto fatto in questi 60 anni di lavoro, continuando a lavorare
come ben ci ha insegnato chi ci ha preceduto, per far sì che Santhià sia sempre più conosciuta nel mondo.
Leggo le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Angela Ariotti al giornale la Sesia e sono stupito che dica che la Pro Loco di Santhià negli ultimi anni non abbia mai fatto da catalizzatore per altri eventi.
Certamente molto è cambiato dal 1962, anno di fondazione, quando un gruppo di giovani decise di organizzarsi per creare un’associazione culturale per la Città.
Volendo fare un breve excursus storico, si può ricordare che il primo Presidente fu Vito Durola che, dopo pochi mesi, fu costretto a rimettere il mandato per nuovi impegni lavorativi; la presidenza passò così a Mario Pistono, che rimase in carica per mezzo secolo, fino all’anno 2013.
La prima finalità del nuovo sodalizio fu quello di dare continuità nell’organizzazione del Carnevale Storico, ma da subito la vocazione culturale fece sì che le iniziative si moltiplicassero: venne istituita la Biblioteca Civica, gestita dai volontari per oltre 30 anni e poi donata al Comune; per anni si organizzò una rassegna cinematografica denominata Cine Club “Jacopo Durandi”; indimenticabili anche le stagioni teatrali degli anni ’70, che hanno visto sul palco del Teatro Ideal i migliori attori nazionali. Vennero poi organizzati molti altri eventi ad ampio spettro, dalle tribune elettorali in occasione di elezioni amministrative locali e provinciali ad una “caccia al tesoro automobilistica”. Poco alla volta vennero fondate diverse sezioni sportive: la bocciofila, la pesca sportiva, il tennis, con la costruzione al centro del parco Jacopo Durandi di uno dei primi campi della provincia.
Si aprì anche la sezione “Studi storici santhiatesi” che, nel corso degli anni, ha portato alla stampa di molte pubblicazioni e varie litografie riguardanti antiche stampe e opere d’arte locali.
La vocazione culturale ebbe il suo fiore all’occhiello nell’organizzazione della Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea che, dalla prima edizione nell’anno 1964, crebbe anno dopo anno diventando un appuntamento prestigioso nel mondo artistico nazionale, entrando nel calendario delle manifestazioni ufficiali dello Stato. La mostra vide la sua ultima edizione nel 2010.
Non posso non sottolineare che la mostra non si poté più svolgere dall’avvento dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Cappuccio e dal Vicesindaco Ariotti, in quanto la stessa non ritenne di continuare a finanziare la manifestazione, ponendo fine a un evento con quasi mezzo secolo di storia e che ha permesso, grazie alla lungimiranza degli organizzatori, di creare la Galleria Civica di Arte Contemporanea, iscritta nelle liste dei Musei Nazionali, con un capitale di oltre 400 opere di affermati artisti italiani e non solo. Anzi, la Giunta di allora pensò bene di rescindere anche la convenzione con la Pro Loco per l’utilizzo dell’Auditorium San Francesco, luogo di esposizione permanente della Galleria. Da allora le opere sono custodite in magazzini sicuramente poco idonei e al momento non si vede all’orizzonte la possibilità di ridare nuova vita a questa grande realtà, che molti centri ben più grandi di Santhià ci invidiavano.
Grazie ai rapporti di stima e amicizia instaurata con molti pittori di indubbio valore abbiamo decorato con affreschi fatti con il metodo tradizionale la piazzetta detta appunto “degli Affreschi”, poi divenuta piazza Giovanni Carisio, mentre su numerose abitazioni di Corso Nuova Italia sono state realizzate le stazioni della Via Crucis.
Sicuramente gli sforzi maggiori dei soci sono rivolti all’organizzazione del Carnevale Storico, che negli ultimi anni ha avuto vari riconoscimenti e un grande incremento di popolarità non solo locale.
Basti ricordare, tra i tanti:
Certamente molto è cambiato dal 1962, anno di fondazione, quando un gruppo di giovani decise di organizzarsi per creare un’associazione culturale per la Città.
Volendo fare un breve excursus storico, si può ricordare che il primo Presidente fu Vito Durola che, dopo pochi mesi, fu costretto a rimettere il mandato per nuovi impegni lavorativi; la presidenza passò così a Mario Pistono, che rimase in carica per mezzo secolo, fino all’anno 2013.
La prima finalità del nuovo sodalizio fu quello di dare continuità nell’organizzazione del Carnevale Storico, ma da subito la vocazione culturale fece sì che le iniziative si moltiplicassero: venne istituita la Biblioteca Civica, gestita dai volontari per oltre 30 anni e poi donata al Comune; per anni si organizzò una rassegna cinematografica denominata Cine Club “Jacopo Durandi”; indimenticabili anche le stagioni teatrali degli anni ’70, che hanno visto sul palco del Teatro Ideal i migliori attori nazionali. Vennero poi organizzati molti altri eventi ad ampio spettro, dalle tribune elettorali in occasione di elezioni amministrative locali e provinciali ad una “caccia al tesoro automobilistica”. Poco alla volta vennero fondate diverse sezioni sportive: la bocciofila, la pesca sportiva, il tennis, con la costruzione al centro del parco Jacopo Durandi di uno dei primi campi della provincia.
Si aprì anche la sezione “Studi storici santhiatesi” che, nel corso degli anni, ha portato alla stampa di molte pubblicazioni e varie litografie riguardanti antiche stampe e opere d’arte locali.
La vocazione culturale ebbe il suo fiore all’occhiello nell’organizzazione della Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea che, dalla prima edizione nell’anno 1964, crebbe anno dopo anno diventando un appuntamento prestigioso nel mondo artistico nazionale, entrando nel calendario delle manifestazioni ufficiali dello Stato. La mostra vide la sua ultima edizione nel 2010.
Non posso non sottolineare che la mostra non si poté più svolgere dall’avvento dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Cappuccio e dal Vicesindaco Ariotti, in quanto la stessa non ritenne di continuare a finanziare la manifestazione, ponendo fine a un evento con quasi mezzo secolo di storia e che ha permesso, grazie alla lungimiranza degli organizzatori, di creare la Galleria Civica di Arte Contemporanea, iscritta nelle liste dei Musei Nazionali, con un capitale di oltre 400 opere di affermati artisti italiani e non solo. Anzi, la Giunta di allora pensò bene di rescindere anche la convenzione con la Pro Loco per l’utilizzo dell’Auditorium San Francesco, luogo di esposizione permanente della Galleria. Da allora le opere sono custodite in magazzini sicuramente poco idonei e al momento non si vede all’orizzonte la possibilità di ridare nuova vita a questa grande realtà, che molti centri ben più grandi di Santhià ci invidiavano.
Grazie ai rapporti di stima e amicizia instaurata con molti pittori di indubbio valore abbiamo decorato con affreschi fatti con il metodo tradizionale la piazzetta detta appunto “degli Affreschi”, poi divenuta piazza Giovanni Carisio, mentre su numerose abitazioni di Corso Nuova Italia sono state realizzate le stazioni della Via Crucis.
Sicuramente gli sforzi maggiori dei soci sono rivolti all’organizzazione del Carnevale Storico, che negli ultimi anni ha avuto vari riconoscimenti e un grande incremento di popolarità non solo locale.
Basti ricordare, tra i tanti:
- 10 Agosto 2013: il Carnevale Storico di Santhià si gemella con il Carnevale di Viareggio, il più noto Carnevale d’Italia.
- 2015 – 2016: Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
- 2015 – Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
- 2016 – Bando Mibact Carnevali Storici
- 2018 – Alto Patrocinio del Parlamento europeo.
- 2017-2018-2019-2020-2021-2022 – Iscrizione tramite decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze tra le associazioni che operano per la realizzazione o che partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, legate agli usi ed alle tradizioni delle comunità locali.
- 2020 –Il Gran Galà delle Maschere inserito nell’elenco delle manifestazioni ufficiali per i festeggiamenti dei 50 anni dell’istituzione del Consiglio della Regione Piemonte.
Se poi vogliamo analizzare gli ultimi anni non mi pare proprio che si sia stati con le mani in mano. Infatti possiamo ricordare, tra le varie iniziative:
- il notevole successo delle rappresentazioni teatrali itineranti, ispirate alle fiabe “Pinocchio” e “Alice nel Paese delle Meraviglie”;
- l’interesse suscitato dalla curiosa collezione “Maschere d’Artista… l’Arte fa battere il Cuore”, che è diventata una mostra itinerante richiesta in varie località italiane;
- l’acquisto e la manutenzione di due defibrillatori automatici posizionati in città, uno accanto alla farmacia comunale e l’altro in prossimità della stazione ferroviaria;
- la presentazione della Città a Expo 2015: un’intera giornata passata al padiglione Coldiretti per promuovere il nostro territorio con le sue tradizioni e l’opportunità di far conoscere il nostro piatto principe, la panissa santhiatese, cucinata dai nostri cuochi;
- la grande cena benefica in Piazza Roma per raccogliere fondi per la Città di Amatrice, devastata dal terremoto, con la collaborazione degli Alpini, dei ragazzi dell’oratorio, della Parrocchia e di Amos, e con il sostegno di diverse aziende locali che hanno fornito gratuitamente o con grandi sconti i prodotti cucinati (per la cronaca una delegazione di santhiatesi si è poi recata nei luoghi distrutti con una donazione di 7.000 €);
- le ultime edizioni della Festa della Fossalassa, poi abbandonata con il proposito di sostituirla con la Festa dei Giovani di San Luigi;
- l’adesione alla Giornata Nazionale Piccoli Musei, che ha permesso di “inventarci” un museo a cielo aperto (non avendo una sede al coperto) in cui sono state esposte cinquanta opere della Galleria di Arte Contemporanea (il primo anno in piazza Roma e gli anni seguenti nel parco Jacopo Durandi);
- l’organizzazione della presentazione del libro “Caporetto”, del Prof. Alessandro Barbero, con una straordinaria conferenza “A 101 anni da Caporetto, a 100 anni da Vittorio Veneto”, che ha interessato e coinvolto il folto pubblico che ha riempito il Salone Parrocchiale;
- la tappa locale di due edizioni del Campionato mondiale di panissa.
Purtroppo, negli ultimi anni la pandemia mondiale ha costretto a rallentare o a rinunciare ad alcune iniziative, ma noi non ci siamo mai fermati, cosicché anche nel 2021 e nel 2022 un “segno” del Carnevale l’abbiamo sempre lasciato, per quel che si poteva fare.
Nel 2022 ci siamo fatti trovare pronti a riprendere le attività, e a giugno abbiamo proposto con successo una grande festa di San Luigi, che è servita soprattutto a coinvolgere le compagnie carnevalesche e dare a tutti un forte segnale di ripartenza.
Sempre nel 2022 abbiamo collaborato con l’Amministrazione Comunale a valorizzare la Fiera di Santa Caterina, con la distribuzione della panissa.
A fine anno abbiamo cercato di portare un po’ di clima natalizio per invogliare i santhiatesi a fare acquisti presso i locali commercianti, distribuendo frittelle e arrosticini il sabato precedente alla settimana di Natale.
Infine, si rimane un po’ stupiti quando si sentono affermazioni riguardo allo scarso interesse turistico dei nostri luoghi. Basti ricordare, al contrario, il costante incremento di passaggi dei pellegrini che transitano sulla Via Francigena e sul Cammino di Oropa, che parte proprio da Santhià e che in pochi anni è diventato uno dei più frequentati cammini italiani (solo nel lungo weekend di fine aprile ci sono stati circa 400 passaggi!). E diversi soci della Pro Loco sono orgogliosamente annoverati tra i fondatori dell’Associazione “Amici della Via Francigena di Santhià”, avendo intuito già 15 anni fa la crescita esponenziale che avrebbe potuto avere il cosiddetto “turismo lento”.
Insomma, la Pro Loco di Santhià è un’associazione che ha sempre voluto coinvolgere le persone, certamente non dividerle. Infatti nell’incontro avuto a settembre con una rappresentanza del nuovo sodalizio veniamo informati del loro progetto di costituire una nuova Pro Loco, abbiamo detto loro di essere disposti a creare una sezione “giovani” all’interno della nostra Associazione, ma, nonostante i sicuri vantaggi, ad esempio poter usufruire di tutte le nostre attrezzature e di avvalersi di un’organizzazione burocratica ben collaudata, l’offerta non è stata neppure presa in considerazione e quindi ancora una volta non si riesce a fare massa critica con quanto esistente e collaborare per il bene e la crescita della nostra Città.
Di sicuro noi difenderemo con tutte le forze quanto fatto in questi 60 anni di lavoro, continuando a lavorare, come ben ci ha insegnato chi ci ha preceduto, per far sì che Santhià sia sempre più conosciuta nel mondo.